La valutazione della Comunicazione Non Verbale in ambito criminalistico: le dichiarazioni di Luca Varani

La valutazione della Comunicazione Non Verbale in ambito criminalistico: le dichiarazioni di Luca Varani

Si analizza in maniera semplificata e con intento divulgativo, mediante l’ausilio della metodologia FACS e di altre tecniche per l’analisi della comunicazione non verbale, il video dell’intervista rilasciata da Luca Varani alla trasmissione “Storie Maledette”, condotta dalla giornalista Franca Leosini. L’uomo è stato condannato a 20 anni di reclusione in seguito all’aggressione con l’acido avvenuta il 16 aprile 2013 ai danni di Lucia Annibali.

Si consiglia di valutare i dettagli della fenomenologia fisica e verbale presentati di seguito non soltanto attraverso la base comparativa fornita (Fig. 1) ma per mezzo del video dell’intervista visualizzabile al link:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-fd36372d-fc4f-45b5-8b46-59d27e979a8f.html

Fig. 1 – Luca Varani base

Innanzitutto, la giornalista chiede spiegazioni a Varani in merito alla teoria degli inquirenti, secondo la quale l’uomo si sarebbe introdotto nello spogliatoio femminile della piscina frequentata da Lucia Annibali per impossessarsi delle chiavi dell’auto della donna, al fine di sottrarre le chiavi di casa che lasciava incautamente nell’abitacolo.

L’uomo si oppone a tale teoria puntando sull’illogicità di alcuni comportamenti, senza tuttavia dare una risposta negativa immediata. Dal punto di vista non verbale si allontana fisicamente dalla questione, portando il busto indietro, chiude la giacca creando un’ipotetica barriera tra sé e la giornalista e aumenta significativamente il battito palpebrale (Fig. 2), tutte “spie comportamentali” che indicherebbero la necessità di entrare maggiormente nel merito della questione.

Fig. 2 – 1:00:18.280

“Quindi Lei non si è fatto duplicare le chiavi di casa di Lucia?”

“Assolutamente no, non ci sarebbe stato neanche il tempo…”

Durante la verbalizzazione del soggetto è possibile osservare tutti elementi riconducibili a un innalzamento del livello di stress e a una scarsa convinzione nelle proprie parole: il fenomeno della warm chair (cambiamento posturale frequente), una scrollata di spalle e la diminuzione del contatto visivo. Allo stesso tempo Varani mette in atto un tentativo di minimizzazione della questione attraverso un atteggiamento ironico e fintamente distaccato (Fig. 3), incoerente con i tre elementi precedentemente analizzati.

Fig. 3 – 1:00:48.920

Continuando con l’intervista, l’uomo parla della genesi dell’atto criminoso di cui è stato mandante, specificando che la sua idea era esclusivamente quella di rovinare l’auto di Lucia con l’acido. Contestualmente la sua reazione non verbale è particolarissima. Insieme alle consuete scrollate di spalle, il cui significato abbiamo analizzato precedentemente, è possibile notare la contrazione del muscolo zigomatico maggiore che evidenzia un leggero sorriso, la fuoriuscita della lingua e la suzione del labbro inferiore, tutti elementi che evidenziano un’attività mistificatoria condita da una sensazione di piacere intenso malcelato (Fig. 4).

Fig. 4 – 1:15:57.360

Successivamente Varani parla del fastidio provato nei confronti di Lucia Annibali una volta venuto a sapere della scarsissima considerazione della donna nei confronti della sua compagna. La fenomenologia non verbale esprime disgusto e rabbia pulsante nei confronti della vittima. Si osserva, infatti, l’innalzamento del labbro superiore (Fig. 5), tipico del disgusto, seguito dalla pressione tra le labbra, peculiare nella rabbia. Le palpebre risultano chiuse per un tempo maggiore rispetto al normale, nel tentativo inconscio di “non vedere” l’oggetto che sta generando fastidio, e un profondo sospiro finale tenta di riequilibrare e far riacquisire il controllo delle proprie emozioni.

Fig. 5 – 1:17:03.040

“Penso che siano coinvolti quei due ragazzi, ma se devo dire chi dei due è entrato (per attaccare Lucia con l’acido n.d.r.) non lo posso dire”.

Varani nega la propria diretta responsabilità nel vile assalto alla donna, ma la sua reazione non verbale è assolutamente contrastante. Innanzitutto, come sempre durante questa intervista, mette in atto una scrollata di spalle e lascia fuoriuscire rapidamente la lingua, due elementi che esprimono una volontà mistificatoria. Successivamente, eludendo il contatto visivo e ponendosi diagonalmente rispetto all’interlocutore, smorza un sorriso attraverso la contrazione dei muscoli depressori degli angoli della bocca che evidenziano un abbassamento della parte esterna delle labbra. L’espressione che ne consegue è davvero emblematica (Fig. 6).

Fig. 6 – 1:39:23.360

“Per quale iniziativa personale? Per quale motivo (hanno deciso di attaccare Lucia con l’acido se lei non aveva dato tale mandato n.d.r.)?”

“Può essere magari l’idea di un ricatto…”

Analizzando questa risposta possiamo evidenziare un gran numero di Red Flags (Bandierine Rosse: comportamenti incoerenti da approfondire) dal punto di vista verbale e non verbale che non remano a favore della sincerità del soggetto. Nello specifico osserviamo (Fig. 7):

·        lentezza dell’eloquio rispetto alla baseline;

·        ripetizione della domanda nella risposta per prender tempo;

·        tosse emozionale;

·        aumento dei riempitivi non verbali (ehm, mmm…);

·        elongazione orizzontale delle labbra e mascella spostata di lato (paura);

·        autoconforto alla mano;

·        forte inspirazione per favorire l’autocontrollo;

·        scuotimento della testa (nega con il linguaggio del corpo le proprie parole).

Fig. 7 – 1:40:16.040

Luca Varani durante questa intervista mostra sempre lo stesso pattern comportamentale insicuro ed evitante, mettendo in atto un gran numero di comportamenti incoerenti. In particolare, quando afferma di non sapere chi dei due uomini e perché abbia deciso di attaccare vilmente Lucia Annibali con l’acido, è del tutto privo di convinzione e sicurezza nelle proprie parole, esibendo un atteggiamento impaurito e nervoso. In definitiva il gran numero di Red Flags trovati suggerirebbe di approfondire molte questioni affrontate durante l’intervista, per cercare di avvicinarsi o quanto meno approssimarsi alla verità.

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